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Forma attiva e passiva dei verbi in inglese
Riesci a riconoscere la differenza tra queste due frasi in inglese?
“The Queen welcomed the ambassador at Buckingham Palace.”
“The ambassador was welcomed by the Queen at Buckingham Palace.”
Si esprime lo stesso concetto? A volte può essere difficile capire la differenza tra le frasi attive e quelle passive ma per aiutarti, ci siamo qui noi, leggi attentamente quanto segue.
Il “trucco” è nel “focus” ovvero il soggetto della frase, che nel caso delle forme passive, viene ribaltato.
Nel primo esempio, l’autore ha usato una voce ATTIVA spostando l’attenzione sulla Regina (the Queen ) come soggetto.
Nella seconda versione, viene usata la voce PASSIVA, il focus è sull’ambasciatore, che diventa perciò il centro dell’attenzione nella frase.
Qual è la differenza?
Nella versione attiva il soggetto compie l’azione. La prima frase è incentrata sulla regina che ha dato il benvenuto all’ambasciatore. L’ambasciatore è l’oggetto del verbo, ovvero la persona che “subisce” l’azione.
Nella versione passiva, l’obiettivo dell’azione diventa la parte più importante della frase. Il focus nella seconda frase è sull’ambasciatore. Questi diventa il soggetto mentre la regina, pur continuando a compiere l’azione direttamente, perde rilevanza.
Esempi
Puoi usare la versione passiva su quasi tutti i verbi transitivi (che supportano il complemento oggetto). Ecco alcuni esempi:
Attivo: Ho cucinato il riso.
Passivo: Il riso è stato cucinato.
A: Ho preparato il caffè.
P: Il caffè è stato preparato.
A: Preparerò il caffè.
P: Il caffè sarà preparato.
Quale forma dovresti usare?
Quando si scrive un documento ufficiale è preferibile usare la forma attiva, a meno che non si abbia una specifica ragione per scrivere al passivo. Il passivo può rendere le frasi complicate, senza ragione. Sopratutto nell’inglese Business o Accademico, è un buon consiglio evitare la forma passiva.
Leggi i seguenti esempi:
“Author Naomi Klein proved that the main cause of the economic crisis was the imperfections of the free market economy.”
In questo primo caso l’informazione è stata presentata in modo semplice e chiaro. Capiamo subito qual è l’obiettivo della frase usando una struttura lineare.
La stessa frase al passivo suonerebbe più o meno così:
“It was proven that the main cause of the economic crisis was because of the imperfections of the free market economy.”
Di fronte a questo esempio il lettore si chiede: Chi ha dimostrato questo? Come? Questo esempio diventa una costruzione molto più complessa e strutturata!
Ad ogni modo, in alcuni casi l’uso del passivo può essere indicato.
Quando usare la forma passiva?
Nonostante la forma attiva sia più semplice da creare e capire, ciò non significa che il passivo non debba essere mai usato, anzi.
Nel caso di storie poliziesche, per esempio, può aggiungere suspance. Se non vuoi rivelare l’omicida, potresti scrivere “The victim was murdered in cold blood.”
La forma passiva è utile da usare quando non si conosce chi compie l’azione. Un articolo di giornale potrebbe scrivere “The store was robbed” perchè non si conosce l’identità del ladro, oppure sempre nel caso dei giornali, a volte viene preferito per coprire le proprie fonti.
Persino un autore del calibro di George Orwell usava la forma passiva nella prima frase della sua opera “Politics and the English Language”, nonostante fosse proprio suo il consiglio di “Non usare mai il passivo dove sia possibile usare la forma attiva.”
In conclusione…
Sta a te, in quanto autore, decidere quale forma verbale usare. La cosa più importante è scrivere in maniera chiara e corretta. Hai mai avuto difficoltà con l’uso attivo o passivo delle forme verbali?